L’economia civile, sfida possibile «Scienza della pubblica felicità»
l’appuntamento “Diamo un’anima alle imprese” organizzato dalla Sec
Un progetto nato per promuovere un mercato attento ai valori della persona e ai suoi bisogni
L’economia civile è una sfida possibile, perché la sostenibilità economica può e deve andare di pari passo con la sostenibilità sociale, facendo dell’impresa quella “fabbrica di bene” a cui tendeva Adriano Olivetti, capace di riversare lavoro e valori sulla società civile.
Se n’è parlato ieri nell’auditorium della Camera di Commercio nel corso dell’incontro sulla responsabilità civile d’impresa dal titolo “Diamo un’anima alle imprese” promosso dalla Sec, la Scuola di economia civile, una scuola e un progetto di ricerca che ha preso il via nel 2012 per promuovere un mercato «civile e civilizzante», spiegano gli organizzatori, con la persona, i suoi bisogni, aspirazioni e crescita da mettere al centro dell’agire economico dell’intero sistema.
In concreto, i corsi della Sec formano la classe dirigente del profit e del non profit sensibilizzando sui principi etici dell’economia, un progetto che ora viene portato a Lecco su impulso di un imprenditore locale, Angelo Cortesi, che da anni, fin dall’inizio della crisi economica, per una sua ricerca personale sui valori del fare impresa si è avvicinato alla Sec.
Ieri Cortesi ha aperto e chiuso i lavori che sono iniziati con i saluti del presidente della Camera di Commercio, Daniele Riva, del sindaco di Lecco Virginio Brivio, e, in video, di Stefano Zamagni (professore all’università di Bologna, membro ordinario della Pontificia Accademia delle Scienze e fra i fondatori di Sec).
Sono seguite le relazioni di Michele Donigatti (docente Sec) oltre che di Silvia Vacca, presidente di Sec, che ha presentato i contenuti del progetto “Diamo un’anima alle imprese”.
Sponsor del seminario è stata la Bcc Brianza e Laghi, con il patrocinio della Provincia, del Comune e della Camera di Commercio di Lecco oltre che della Fondazione comunitaria. Altri patrocinii sono arrivati dalle associazioni d’impresa: Ance Lecco e Sondrio, Api, Confartigianato Imprese, Confcommercio e Confindustria Lecco e Sondrio.
Zamagni, scopritore della tradizione italiana dell’economia, ha ricordato come Lecco sia un esempio di buone pratiche, «un autentico laboratorio dove istituzioni, business community e società civile organizzata trovano un mutuo bilanciamento, in uno dei pochi casi simili in Italia». Donigatti ha ricordato, fra l’altro, la natura dell’economia come «scienza non tanto della ricchezza privata quanto della pubblica felicità. Un’economia civile – ha affermato – rimanda a un’attenzione alla persona e alla comunità, ai territori, e a due stakeholders silenti: l’ambiente le generazioni future. Un’impresa civile pensa a tutto ciò e pervade di responsabilità sociale tutte le proprie strategie».
E a chi pensa che la responsabilità sia una moda passeggera Donigatti ricorda che mentre negli Usa si è iniziato a parlare di etica degli affari con lo scandalo Watergate, in Italia da tempo avevamo in Adriano Olivetti il padre nobile della responsabilità sociale d’impresa.