Ad aprile scorso lo avevamo visto in tv a “Non è l’Arena” su La7, in un mollificio chiuso a causa dei decreti ministeriali conseguenti alla pandemia di COVID-19. Oggi, a sei mesi di distanza, abbiamo chiesto ad Angelo Cortesi, titolare della Co.El. Srl, una breve intervista per fare il punto della situazione: come va l’attività di produzione di molle e particolari elastici, quali settori sono più o meno trainanti, e come il nuovo coronavirus sta influenzando il suo lavoro.
Come va, come sono cambiate le cose rispetto a quel video di aprile scorso?
Molto meglio. Già da maggio siamo ripartiti con la produzione e con buoni fatturati. Abbiamo recuperato tutto quello che abbiamo perso in quel periodo così buio, raggiungendo a settembre un +11% anno su anno.
Allora va alla grande, no?
Le preoccupazioni sono sul futuro. Non penso che ci sarà di nuovo una chiusura totale delle aziende, come già avvenuto, tuttavia i timori sono su un possibile calo degli ordini, se la situazione si aggravasse. La congiuntura economica non sembra pesante come quella del 2008, ma l’incertezza è grande. Al di là e al di sopra di tutto questo, sono in pensiero per la salute di chi lavora con me.
Anche gli altri mollifici sono nella vostra stessa situazione?
Che io sappia sì. Il periodo di chiusura forzata è stato durissimo. Anche le aziende che sono rimaste aperte a volte ci avrebbero guadagnato di più a tenere chiusi i cancelli, perché i fatturati erano proprio ridotti all’osso. Negli ultimi tre-quattro mesi è iniziata un po’ per tutti una fase positiva, di recupero. Speriamo che duri.
Le molle ed i componenti elastici che producete sono indirizzati a diversi settori, dall’illuminazione all’automotive, dal tessile alle serrature. C’è un mercato di sbocco che vi sta dando più soddisfazione di altri?
Stanno andando tutti più o meno di pari passo, a parte l’automotive. Per noi quest’ultimo vale circa il 20% del fatturato; c’è da dire che, in una situazione di regressione generale del comparto automobilistico, per i veicoli pesanti c’è molta domanda; alzano la media. Purtroppo chi si occupa di acquisti nel settore automotive molto spesso ragiona solo sul brevissimo termine, senza progettualità, bloccando gli ordini un mese per poi raddoppiarli il mese successivo, a seconda di come tira il vento.
Qual è l’andamento dei prezzi delle vostre materie prime?
La nostra materia prima – parliamo di acciai al carbonio, ma anche legati, inox – è tendenzialmente sempre stabile, non risente di grosse oscillazioni. Anche nell’ultimo periodo non ci sono stati isterismi.
Data la situazione, avete dovuto ritoccare il vostro piano di investimenti?
Negli ultimi tre anni, abbiamo investito tantissimo per il miglioramento aziendale. Se non ci sono grossi contraccolpi entro la fine di novembre, potremo riprendere il nostro programma e collocare nuove risorse, anche sull’acquisto di nuovi macchinari.
Per le sue scelte aziendali improntate all’etica e alla responsabilità, ha da poco ritirato un premio come impresa “Ambasciatrice dell’economia civile 2020”. A quando il prossimo appuntamento pubblico?
Il 13 novembre, al convegno annuale dell’ANCCEM, che si svolgerà a Villa Baiana in Franciacorta, presenterò la prima parte dello studio che stiamo svolgendo in collaborazione con l’Università di Roma sul limite elastico delle molle di compressione. Una prima tranche della ricerca si è conclusa, gli esiti definitivi si avranno a maggio 2021.
Co.El. Srl, con sede a Torre de’ Busi (LC), è in grado di produrre qualsiasi tipologia di molla e minuteria partendo sia da filo che da nastro, con materiali e finiture ad hoc, garantendo al cliente finale consulenza ed assistenza anche nella fase post-vendita.
Articolo di Expometals.net